Ci sono alimenti che si deve provare a non dareal bambino durante il primo anno di vita perché possono fargli sviluppare presto allergie o malattie future, e anche perché possono causargli strangolamenti e momento di vero pericolo. È opportuno sapere che per i bambini la cui famiglia presenta casi di allergie alimentari, è meglio evitare durante almeno il primo anno di vita il latte vaccino, fino ai due anni le uova e fino ai tre frutti secchi, crostacei, frutti di mare; questa è solo una raccomandazione e questa misura preventiva non evita alla larga lo sviluppo dell’allergia. In ogni caso, consulta sempre il tuo pediatra prima di prendere una decisione sull’alimentazione del tuo piccolo.
Latte vaccino: non è raccomandabile prenderlo fino a quando non compie un anno di vita, perché il suo sistema digestivo non è pronto, le proteine che contiene possono danneggiare il suo sistema renale, è povero in ferro ed omega 3. Inoltre è un alimento potenzialmente allergenico quindi meglio aspettare. Tuttavia gli yogurt interi senza zucchero, i formaggi freschi e i fiocchi di latte possono essere presi a partire dell’8º mese senza alcun problema.
Latte di soia: questo latte vegetale non viene raccomandato fino ai due anni di età a causa dei suoi possibili effetti allergenici.
Miele: non è raccomandato per la possibile comparsa del botulismo, malattia con poco frequenza però possibile. Le pappine commerciali di cereali che contengono miele non sono pericolose perché, essendo trattate ad alte temperatura, vengono distrutte le spore che causano la malattia.
Cioccolato: la sua introduzione nell’alimentazione non è conveniente fino ad un anno di età o oltre.
Frutti rossi: fragole, lamponi, more, mirtilli… possono produrre allergie se si consumano prima dell’anno di età.
Frutti secchi: noci, mandorle, noccioline, arachidi…, da evitare prima di tutto per le possibili reazioni allergiche e secondariamente perché è facile che i bambini si strangolino.
Bietola, spinaci e barbabietola: non sono raccomandabili nei purè del bambino fino all’anno di età per il loro contenuto di nitrati; se si mettono, la quantità deve essere molto piccola. I nitrati in sé sono poco tossici però nel corpo si trasformano in nitriti che in concentrazioni elevate producono una malattia conosciuta come “la síndrome del bambino azzurro”, che impedisce la respirazione del bambino.
Alimenti che in generale possono produrre strangolamenti: dobbiamo essere prudenti ed evitare sempre alimenti che presentino rischio di strangolamento: chicchi d’uva, ciliege, noci, noccioline, pop corn, olive, in generali pezzetti grandi di cibo.
Sale: in piccole quantità per non savraccaricare i suoi reni.
Zucchero: non aggiungerlo a nessun cibo, aumenta l’apporto calorico.
Evita alimenti poco cotti o poco cucinati: (meringhe fatte con uova, molluschi…) e formaggi elaborati con latte crudo per evitare intossicazioni.